Trattato di Amiens

Definitivo trattato di pace tra la Repubblica francese, Sua Maestà il Re di Spagna e delle Indie, e la Repubblica Batava (una parte), e Sua Maestà, il Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda (da parte di altri ).

 

Il Primo Console della Repubblica francese, in nome del popolo francese, e sua maestà il re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, ugualmente animati dal desiderio di porre fine alla calamità della guerra, hanno gettato le fondamento della pace, gli articoli preliminari, che sono stati firmati a Londra il Vendemaire 9, (o il primo dei 0ttobre 1801).

 

E come per l'articolo 15 dei preliminari è stato concordato, "plenipotenziari che deve il nome da parte di ogni governo, che dovrebbe riparare a Amiens, e non procedere ad organizzare un trattato definitivo, di concerto con gli alleati delle potenze contraenti".

 

Il Primo Console della Repubblica francese, in nome del popolo francese, ha nominato come plenipotenziario del cittadino Giuseppe Buonaparte, Consigliere di Stato:

Sua Maestà il re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, ha nominato il marchese Cornwallis, cavaliere dell'ordine di più nobile della Giarrettiera, uno dei Privy Council di Sua Maestà, generale dell'esercito di Sua Maestà, & c. & C.

 

Sua Maestà il re di Spagna e delle Indie, e il governo della Repubblica Batava, hanno nominato i seguenti plenipotenziari, cioè, sua maestà cattolica ha chiamato Don Giuseppe Nicola d'Azara, il suo consigliere di Stato, Gran Croce dell'ordine di Carlo III .. ambasciatore straordinario di Sua Maestà per la Repubblica francese & C. & C. :

 

E il governo della Repubblica Batava, Jean Schimmelpennick suo ambasciatore straordinario a favore della Repubblica francese, & c. :

 

Che ha detto che plenipotenziari debitamente comunicato alla vicenda i rispettivi poteri, che sono trascritti, a conclusione del trattato attuale, hanno convenuto i seguenti articoli:

 

Articolo I.

Ci deve essere la pace, l'amicizia, e buona comprensione tra la Repubblica francese, Sua Maestà il re di Spagna, i suoi eredi e successori, e la Repubblica Batava, da una parte, e sua maestà il re del Regno Unito di Gran Bretagna e L'Irlanda, i suoi eredi e successori, dall'altra.

Le parti contraenti si adoperano al massimo per preservare una perfetta armonia tra i loro rispettivi paesi, senza consentire una qualsivoglia atto di ostilità a prescindere dal mare o via terra, per qualsiasi causa, o sotto qualsiasi pretesto.

Essi devono evitare con cura ogni cosa che possa per il futuro disturba il felice connubio ormai ristabilito tra loro, e di stallo non offrire alcun soccorso o di protezione, direttamente o indirettamente, a chi vuole ferire nessuno di essi.

 

Articolo II.

Tutti i fatti prigionieri da un lato e l'altro, come pure per terra come in mare, e gli ostaggi portati via, o consegnati durante la guerra, e fino ad oggi, deve essere ripristinato senza riscatto in sei settimane, al più tardi , per essere calcolato dal giorno in cui le ratifiche del Trattato presenti vengono scambiati, e per pagare i debiti che essi hanno contratto durante la loro prigionia. Ciascuna delle parti contraenti sono, rispettivamente, scarico i progressi che si sono state fatte da una delle parti contraenti, per il supporto e la manutenzione dei prigionieri in paesi in cui sono stati arrestati. Ci sono nominati di comune accordo a tal fine una commissione, in particolare il potere di accertare e determinare l'indennizzo che può essere dovuto a una qualsiasi delle parti contraenti ... Il tempo e il luogo è altresì stabilito, di comune accordo, per la riunione dei commissari, che deve essere affidata l'esecuzione del presente articolo, e che tiene conto, non solo le spese sostenute per conto dei prigionieri delle rispettive nazioni, ma allo stesso modo a causa delle truppe straniere, che, prima di essere adottate, sono stati al soldo, e a disposizione di una delle parti contraenti.

 

Articolo III.

Ripristina la sua Maestà Britannica per la Repubblica francese e dei suoi alleati, vale a dire. sua maestà cattolica e la Repubblica Batava, tutti i possedimenti e le colonie che, rispettivamente, apparteneva a loro, e che sono stati o occupati o conquistata dalle forze britanniche, durante il corso della guerra in corso, con l'eccezione dell'isola di Trinidad, e dei possedimenti olandesi l'isola di Ceylon.

 

Articolo IV.

Cede la sua maestà cattolica e le garanzie, in piena proprietà e la sovranità, l'isola di Trinidad a Sua Maestà Britannica.

 

Articolo V.

La cede Repubblica Batava e garanzie, in piena proprietà e sovranità, a Sua Maestà Britannica, tutti i possedimenti e gli stabilimenti nell'isola di Ceylon, che precedenti alla guerra apparteneva alla Repubblica delle Province Unite, o alla compagnia olandese delle Indie Orientali .

 

Articolo VI.

Il porto di Capo di Buona Speranza rimane alla Repubblica Batava in piena sovranità, allo stesso modo, come ha fatto precedente alla guerra. Le navi di ogni tipo appartenenti alle altre parti contraenti, è autorizzato ad iscrivere le porti, e là per l'acquisto di quali disposizioni che possa avere bisogno di finora, senza essere tenuto a pagare alcuna imposte diverse da quelle che la Repubblica Batava costringe le navi della sua nazione a pagare.

 

Articolo VII.

I territori e possedimenti di Sua Maestà più fedeli sono mantenuti nella loro integrità, come fossero antecedenti alla guerra. Tuttavia i confini della Guiana francese e portoghese sono fissati dal fiume Arrowary, che si svuota in mare di cui sopra Capo Nord, in prossimità delle isole Nuovo e Penetentia, circa un grado e un terzo di latitudine nord. Questi confini si corrono lungo il fiume Arrowary, dalla sua bocca, la più distante da Capo Nord, alla sua fonte, e poi su una linea retta, stabilita da tale fonte, alla Brunco Rio, verso ovest. Di conseguenza, la sponda settentrionale del fiume Arrowary, dalla sua bocca, disse alla sua fonte, e dei territori che si trovano a nord della linea dei confini stabiliti come sopra, devono appartenere in piena sovranità alla Repubblica francese. La sponda meridionale del fiume detto, dalla stessa bocca, e tutti i territori a sud di tale linea, è di proprietà di Sua Maestà la maggior parte fedeli. La navigazione del fiume Arrowary, lungo tutto il suo corso, deve essere comune ad entrambe le nazioni. Le modalità che sono state concordate tra i giudici di Madrid e Lisbona, rispettando la composizione dei loro confini in Europa, tuttavia, devono essere rispettati in accordo colla clausole del trattato di Badajoz.

 

Articolo VIII.

I territori, possedimenti e diritti della Sublime Porta, sono mantenute nella loro integrità, come lo erano prima della guerra.

 

Articolo IX.

La Repubblica delle Isole Sette è riconosciuta.

 

Articolo X.

Le isole di Malta, Gozo e Comino, deve essere ripristinato l'ordine di San Giovanni di Gerusalemme, che si terrà alle stesse condizioni, in cui li possedeva prima della guerra, e sotto le seguenti disposizioni.

1. I cavalieri dell'ordine Langues cui si continuano a sussistere dopo lo scambio di ratifica del Trattato attuale, sono invitati a tornare a Malta, non appena lo scambio ha avuto luogo. Essi sono lì sotto forma di un capitolo generale, e procedere con l'elezione di un grande maestro, scelti tra i nativi di quelle nazioni che sono di preservare la loro Langues, a meno che l'elezione è stato già fatto in quanto lo scambio dei preliminari. Resta inteso che una scelta effettuata successivamente a tale epoca, sono le sole considerata valida, con l'esclusione di qualsiasi altro, che hanno avuto luogo in qualsiasi periodo precedente a tale epoca.

2. I governi della Repubblica francese, e di Gran Bretagna, desiderosi di mettere l'ordine e l'isola di Malta in uno stato di completa indipendenza rispetto a se stessi, concordano sul fatto che non ci sono neanche in futuro, un francese o un inglese Langue e che nessun individuo appartenente a l'una o l'altra di tali poteri, sono ammessi in ordine.

3. Ci deve essere istituito un maltese Langue, che deve essere sostenuta dagli introiti territoriale e funzioni commerciali dell'isola. Langue questo deve avere la propria dignità particolare, uno stabilimento e una villa-casa. Le prove di nobiltà, non è necessario per l'ammissione dei cavalieri della Langue, ed essi saranno inoltre ammissibili a tutti gli uffici, e godono di tutti i privilegi, allo stesso modo, come i cavalieri del Langues altri. Almeno la metà degli impieghi comunali, amministrative, civili, giudiziarie, e le altre a seconda del governo, deve essere compilato dagli abitanti delle isole di Malta, Gozo e Comino.

4. Le forze di Sua Maestà Britannica deve evacuare l'isola e le sue dipendenze, entro tre mesi dallo scambio delle ratifiche, o prima, se possibile. A quell'epoca sarà dato fino alla fine nel suo stato attuale, a condizione che il Gran Maestro, o commissari, completamente autorizzato secondo gli statuti dell'ordine, deve essere l'isola di prendere possesso, e che la forza che è quella di essere forniti da sua maestà siciliana, come di seguito previsto, sono arrivati lì.

5. La metà della guarnigione almeno è sempre composto da nativi maltesi, per il resto, l'ordinanza può riscuotere assunti solo in quei paesi che continuano a possedere il Langues. Le truppe maltesi si sono ufficiali maltese. La commenda in capo della guarnigione, nonché la nomina degli ufficiali, si riferiscono al Gran Maestro, e questo diritto non può dimettersi, anche temporaneo, ad eccezione a favore di un cavaliere, e in concomitanza con il parere del Consiglio di l'ordine.

6. L'indipendenza delle isole di Malta, di Gozo e Comino, così come la disposizione in esame, deve essere posto sotto la tutela e la garanzia di Francia, Gran Bretagna, Austria, Spagna, Russia e Prussia.

7. La neutralità del ordine e dell'isola di Malta, con le sue dipendenze,è proclamato.

8. I porti di Malta, sono aperti al commercio e la navigazione di tutte le nazioni, che non vi è parità di retribuzione e doveri moderato: tali dazi devono essere applicate per il mantenimento della lingua maltese Langue, come specificato al paragrafo 3, a quella dei diritti civili e stabilimenti militari dell'isola, così come a quello di un lazzaretto generale, aperta a tutti i colori.

9. Gli stati di Barberia sono esenti dalle condizioni di cui ai paragrafi precedenti, fino a quando, per mezzo di un accordo per essere acquistati dalle parti contraenti, il sistema delle ostilità, che sussiste tra gli stati di Barberia, e l'ordine di San Giovanni, o le competenze che possiedono la Langue, o che concorrono nella composizione dell'ordine, deve essere terminata.

10. L'ordine deve essere governato, sia per quanto riguarda spirituali e temporali, dallo statuto stesso che erano in vigore quando i cavalieri lasciato l'isola, per quanto riguarda il Trattato attuale non li abolisce.

11. Le norme contenute nel 3 punti, 5, 7, 8, e 10, devono essere convertiti in legge, e gli statuti perpetuo dell'ordine, in modo abituale, e il Gran Maestro, o, se egli non deve essere l'isola , al momento del suo restauro per l'ordine, il suo rappresentante, così come i suoi successori, sono tenuti a prestare giuramento per la loro puntuale osservanza.

12. Sua Maestà Siciliana sono invitati a fornire 2.000 uomini, nativi del suo stato, per servire come una guarnigione nelle fortezze diverse dette isole. Tale forza deve rimanere un anno, a sopportare data a partire dalla loro restituzione ai cavalieri, e se, allo scadere di questo termine, l'ordine non dovrebbero avere sollevato una forza sufficiente, a giudizio dei poteri garantendo a presidiare l'isola e la sua dipendenze, come è specificato nel comma 5, le truppe napoletane si continuerà fino a quando non ci devono essere sostituiti da una forza di ritenuta sufficiente da parte dei poteri.

13. I poteri diversi indicati nel comma 6, cioè, Francia, Gran Bretagna, Austria, Spagna, Russia, Prussia e, sono invitati ad aderire alle clausole presenti.

Articolo XI.

Le truppe francesi devono evacuare il regno di Napoli e gli Stati romani, le forze inglesi sono anche evacuare Portoferraio, e in generale tutti i porti e le isole, che occupano nel Mediterraneo e dell'Adriatico.

 

Articolo XII.

Le evacuazioni, cessioni e indennizzi, sancito dal Trattato di specie, devono essere eseguiti in Europa nel giro di un mese, sul continente e mari d'America e l'Africa in tre mesi, sul continente e nei mari d'Asia in sei mesi, che deve seguire la ratifica del trattato definitivo attuale, salvo in caso di una riserva speciale.

 

Articolo XIII.

In tutti i casi di restituzione, concordato con il presente trattato, le fortificazioni vengono ripristinate nelle condizioni erano in al momento della firma del preliminiaries, e tutte le opere che sono state costruite da loro occupazione restano intatti. Si è convenuto, oltre che in tutti i casi previsti di cessioni, sono ammesse agli abitanti, di qualsiasi rango o di una nazione possono essere, un termine di tre anni, contando dalla notifica del presente trattato, di disporre di tutti i loro proprietà, se da essi acquisiti prima o durante la continuazione della guerra in corso, durante il quale periodo di tre anni, le parti sono libere e tutta la libertà di esercitare la propria religione, e per godersi le loro fortune. Lo stesso potere è concesso nei paesi che si sono ripristinati, a tutte le persone, siano essi abitanti e non, che si sono formati tutti gli stabilimenti che lì, durante il tempo in cui questi due paesi erano in possesso della Gran Bretagna. Per quanto riguarda gli abitanti dei paesi ripristinato o ceduto, è stato convenuto, che nessuna persona è, sotto qualsiasi pretesto, essere perseguito, disturbato o molestato, di persona o la proprietà, a causa del suo comportamento politico o di opinione, o per il suo attaccamento ad una delle parti contraenti, in nessun caso a prescindere fatta eccezione per i debiti contratti con gli individui, o per gli atti successivi al Trattato attuale.

 

Articolo XIV.

Tutti i sequestri di cui su entrambi i lati sui fondi, i ricavi e crediti, di ciò che la natura quantunque esse siano, appartengono ad alcuna delle potenze contraenti, o ai loro cittadini o sudditi, deve essere tolto immediatamente dopo la firma di questo trattato definitivo . La decisione di tutte le catene tra le persone delle rispettive nazioni, per debiti, la proprietà, gli effetti, o diritti, di qualsiasi natura, che dovrebbe, secondo usi ricevuto, e il diritto delle genti, da preferire all 'epoca della pace è sottoposta ai tribunali competenti: in tutti quei casi in rapida e completa la giustizia deve essere fatta nei paesi in cui tali domande devono essere, rispettivamente, preferito.

 

Articolo XV.

Le attività di pesca sulle coste di Terranova, e delle isole adiacenti, e nel golfo di San Lorenzo, sono posti sullo stesso piano come erano prima della guerra. I pescatori francesi di Terranova, e gli abitanti delle isole di Saint Pierre e Miquelon, devono avere la libertà, per tagliare il legno, come può essere necessario per loro nelle baie di Fortune e disperazione durante il primo anno, contando dalla ratifica del il presente trattato.

 

Articolo XVI.

Per evitare che tutti i motivi di reclamo e di conflitti che potrebbero sorgere a causa della cattura, che possono essere state effettuate in mare a seguito della firma dei preliminari, è reciprocamente convenuto che le navi e le proprietà che possono essere state prese nel canale, e nella Mare del Nord, dopo uno spazio di dodici giorni, resa dei conti dallo scambio delle ratifiche degli articoli preliminare, deve essere ripristinato da un lato e l'altro, che il termine è di un mese per lo spazio, dal canale e il nord mari, per quanto riguarda le isole Canarie, globalmente, come pure nel mare come nel Mediterraneo; due mesi dalla isola Canarie verso l'equatore, e infine cinque mesi in tutte le altre parti del mondo, senza eccezioni o ulteriore distinzione di tempo o di luogo.

 

Articolo XVII.

Gli ambasciatori, ministri e altri agenti delle potenze contraenti godono rispettivamente, negli stati di detto potere stesso rango, privilegi, prerogative e immunità, che godevano prima della guerra da parte di agenti della stessa classe.

 

Articolo XVIII.

Il ramo della casa di Nassau, che è stato istituito nel ci-devant repubblica delle Province Unite, ora la Repubblica Batava, dopo aver sperimentato alcune perdite, nonché in materia di proprietà privata, come la modifica della costituzione adottata in quei paesi, una compensazione equivalente deve essere ottenute per le perdite che si deve provare di aver subito.

 

Articolo XIX.

Il trattato di pace definitivo attuale è dichiarata comune per la sublime Porta ottomana, l'alleato, di Sua Maestà Britannica, e la Sublime Porta sono invitati a trasmettere il suo atto di adesione il più presto possibile.

 

Articolo XX.

Si è convenuto che le parti contraenti, su requisizioni effettuate da loro, rispettivamente, o dai loro ministri o funzionari debitamente autorizzati a tale scopo, è tenuto a consegnare alla giustizia le persone accusate di 'omicidio, falso, o bancarotta fraudolenta, commessi nel la giurisdizione del partito che richiedono, a condizione che questa può essere effettuata unicamente nei casi in cui le prove di piastrelle del reato deve essere tale, che le leggi del luogo in cui gli imputati devono essere scoperto, avrebbe autorizzato la detenzione e portandolo a giudizio, il reato era stato commesso lì. Le spese di arresto e il processo sono assunte dalla parte che la requisizione, ma questo articolo non ha alcun tipo di riferimento a reati di omicidio, falso, o bancarotta fraudolenta, commesso prima della conclusione di questo trattato definitivo.

 

Articolo XXI.

Le parti contraenti promessa di osservare lealmente e fedelmente tutti gli articoli contenuti nel presente trattato, e non subiscono alcun tipo di contrasto, diretto o indiretto, da apportare ad esso da parte dei loro cittadini o sudditi rispettivi, e la garanzia parti contraenti, in generale e reciprocamente, tutte le clausole del trattato attuale.

 

Articolo XXII.

Il presente trattato sarà ratificato dalle parti contraenti, il più presto possibile, e le ratifiche saranno scambiate in forma dovuta a Parigi. A testimonianza fede di che, noi, i plenipotenziari sottoscritti, hanno firmato con le nostre mani, e in virtù dei nostri rispettivi pieni poteri, il trattato definitivo attuale, facendola essere sigillato con i nostri rispettivi sigilli.

 

Fatto a Amiens, il 4 Germinal, nell'anno 10 (25 marzo 1802)

L'Organizzazione delle nazioni e dei popoli non rappresentati, in acronimo UNPO (dall'inglese Unrepresented Nations and Peoples Organization) è un'organizzazione non governativa internazionale democratica. I suoi membri sono popoli indigeni, nazioni occupate, minoranze e stati o territori indipendenti a cui manca una rappresentazione diplomatica internazionale.

L'UNPO si prefigge di proteggere i diritti umani e culturali dei propri membri, conservare i loro ambienti naturali, e di raggiungere soluzioni non violente ai conflitti che li vedono coinvolti. L'UNPO fornisce un forum per gli aspiranti membri e aiuta i suoi membri a partecipare a un livello internazionale.

I membri dell'UNPO generalmente non sono rappresentati diplomaticamente (o solo con uno status minori, come ad esempio osservatori) nelle maggiori istituzioni internazionali, come le Nazioni Unite. Come risultato, la loro abilità di partecipare nella comunità internazionale e di veder presi in considerazione i propri interessi presso gli organismi preposti a difendere i diritti umani è limitata.

L'UNPO si dedica ai cinque principi illustrati nella sua convenzione:

L'UNPO non è collegata alle Nazioni Unite.    Vedi:   http://www.unpo.org/

A tutti i membri è richiesto di firmare e di attenersi alla convenzione dell'UNPO. Devono affermare di supportare il principio della nonviolenza nella lotta della loro gente per una soluzione pacifica e di applicare la metodologia democratica come principio guida.

ЭКЗАРХАТ ЕВРОПЫ И РОССИИ, FEDAP[1]-SOSJJ[2] КОММЕНДА МАЛЬТЫ  

(ПРИОРАТ США, ШТАТ НЬЮ-ЙОРК) ИНКОРПОРЕЙТЕД

Поиски, проведенные S.M.O.M.[3] (официальный сайт), CCC – Конфедерацией рыцарей-крестоносцев (учреждена 30/09/92, см. буллу 1/02/88/1 ратификация Дамаска 20/09/88) и другими, проливают свет на происхождение Рыцарей, и в частности Ордена Рыцарей-Госпитальеров, основанного в 1050 году и объявленного Суверенным 15 февраля 1113 года, и о других Oрденах (Тевтонский, Тамплиеры).

Это Орден, столетиями известный как Суверенный Военный Орден Госпитальеров Святого Иоанна Иерусалимского, называемого также Святым Иоанном Акрским, Кипрским, Родосским и Мальтийским, поскольку последующие Резиденции Магистра или штаб-квартиры Комменд или Командорств (в 1294 году при штаб-квартире на Кипре, Мальта была самой важной Коммендой). Воссоздавая историю Орденов рыцарей-крестоносцев, мы узнаем, что в 1530 году главной штаб-квартирой (Магистра) была Мальта, называемая также в путеводителе Штаб-квартирой Великого Магистра.

 В Коммендах (Приоратах и Бальяжах4) находилось много рыцарей (под руководством Наместников, с одинаковым саном, в подчинении Великому Магистру, поскольку они были младшими потомками царствующих семей или средневекового дворянства). Великие магистры создали на Мальте, начиная с заселения там в 1530 году, свой особый мир, принятый всеми остальными.

Ла-Валетта, один из самых просвещенных Великих магистров, в 1573 году повелел построить город, который получил его имя, стал и поныне является столицей Мальты. 

В 1798 году Наполеон захватил власть и рыцарей с Мальты. Есть новые сведения, что некоторые из них впоследствии служили на острове Сицилия, в области Пулия и в  городе Триесте. Они разделились и/или возвратились в свое родное отечество, либо следовали различными дорогами в поисках новых покровителей  и новых территорий. Последние проверенные данные говорят o "сильной миграции" примерно 400 рыцарей в город Санкт-Петербург при Великом Российском Приорате, где, год спустя, царь Павел I стал Великим Магистром, объединив под своим правлением Рыцарей Католической Веры с Рыцарями Православной Веры. 

Именно при этих обстоятельствах они были записаны, как Мальтийские Рыцари или Мальтийские Рыцари-крестоносцы, в дальнейшем оставшиеся в исторической памяти как  Мальтийские  Рыцари.

После 1798 года Рыцари основывали различные Ордена, вдохновляемые принципами и идеалами Средневековых Орденов, и даже сегодня, кроме воссоединения в Федерации, рождаются Ассоциации, которые устанавливают для себя Устав и Внутренний распорядок по образу и подобию Рыцарских. 

До указанного момента реконструкция истории указанного движения затруднена отсутствием письменной документации и тем   фактом, что часть  информации,  используемой  для восстановления последовательного хода событий, передавалась в устной форме. 

С 1798 года каждый Орден, восстановленного или основанного заново, имеет собственную документированную историю, иногда все еще с пробелами из-за расколов в  рядах их  последователей. Примером тому служит Орден Рыцарей, называемых Мальтийскими (Суверенный Военный Мальтийский Орден – S.M.O.M.), который с 1834 года имеет штаб-квартиру в Риме на Виа Кондотти, возле Площади Испании. Он официально признан Государством Ватикан, присутствует более чем в 120 государствах, квалифицируясь как Суверенная Организация, и отстаивает экстерриториальность для своей штаб-квартиры, Магистрального Дворца и Виллы Святой Марии Приората на Авентинском холме.

Существует уверенность в преемственности власти Князей и Великих Магистров с 1834 года до теперешнего Князя и Великого Магистра Мэтью Фестинга, избранного в 2008 году.

25 июня 1955 года была признана (Итальянская Магистратура) за Е.К.В.5Князем Николаем де Линьи-Люксембург де Ласкари Вентимилле, наследственность Суверенных прав Его Династии, в качестве Протектора Великого Магистра, “Jus Sanguinis, Magestatis et Honorum”, Объединенных Независимых Приоратов и Наследственных Комменд Суверенного Ордена Святого Иоанна Иерусалимского, Мальтийских рыцарей.

25 июня 1955 года в Автономную Федерацию Независимых Приоратов вливаются Объединенные Независимые Приораты и Наследственные Комменды Суверенного Ордена Святого Иоанна Иерусалимского, названного также Святым Иоанном Акрским, Кипрским, Родосским и Мальтийским.

 26/11/1956 Федерацию признали Итальянская Магистратура и Штат Пенсильвания.

3 августа 1962 года Наследный Великий Канцлер Суверенного Ордена Кипрского, Родосского и Мальтийского Е.П.6Граф Микеле Паоло Пьетро Де Валич поклялся в верности Великому Магистру Е.К.В. Князю Николаю.

22/02/1966 последний подписал Жалованные Грамоты Своей преемственности в пользу Е.П.[4] Графа Микеле Паоло Пьетро Де Валича, который (18/08/1977) завизировал Акт Передачи и Учреждения Штаб-квартиры Магистра Автономной Федерации Независимых Приоратов в городе Нью-Йорк одноименного штата, зарегистрировав в тот же день в Первом Юридическом Дистрикте Верховного суда Штата Нью-Йорк (утверждено Достопочтенным Альфредом М. Ассионе, Судьей Суда) и с последующим Юридическим Подтверждением 23/08/1977, Автономной Федерации Независимых Приоратов, с названием на английском языке The Federation of the Autonomous Priories of the Order of Saint John of Jerusalem, Knights of Malta, (акт подписан Луисом Джей Лефковитцем, Генеральным Прокурором штата Нью-Йорк в пользу Е.П. Архиепископа Патриарха Лоренцо Мишель Пьера графа де Валича).

Впоследствии были найдены Официальные признания Федерации, зарегистрированные в некоторых Штатах США, таких как Мичиган (12 июня 1978) и Вашингтон (01 января 1979).

Признание в Италии в качестве юридического лица дано Федерации на основании ст. 11 № 2 Договора о Дружбе между Италией и США от 02/02/1948, ратифицированного Законом № 385 от 18/16/1949.

В Федерации The Federation of the Autonomous Priories of the Order of Saint John of Jerusalem, Knights of Malta, руководимой Е.П. Архиепископом Патриархом Лоренцо Мишель Пьером графом де Валичем (который с 1966 года вступил в должность Губернатора Федерации), слились и соединились различные независимые Приораты Рыцарей, Сановников, Кавалеров и Дам.

С 22 декабря 1988 по 7 апреля 1992 (немного позднее он отошел от дел из-за тяжелого недуга), Е.П. Архиепископ, облеченный своими полномочиями, издавал Буллы о назначении, подписанные как в Нью-Йорке, так и в Австрии, во Франции и на Мальте, жалуя Степени и Рыцарское Достоинство именитым гражданам, политикам, экономистам, литераторам, ученым и т.п. Европы и России. 

Деятельность на протяжении свыше 15 лет в Европе и в государствах бывшего СССР велась Главным Наместником и Духовным помощником Доном Р. Валенте Мальтийским. 

В день 28 января 2009 года в Риме после того, как стало известно о тяжелом состоянии здоровья действующего Главного Наместника, который последние 3 года не мог руководить должным образом рыцарями и сановниками, был созван "круглый стол" Сановников, (Бейлифов Дипломатической миссии, Приоров и т.д.), возведенных в достоинство непосредственно бывшим Губернатором Е.П. Архиепископом Патриархом Лоренцо Мишель Пьером графом де Валич.

В связи с проведением "круглого стола" Главным Наместником был назначен Е.П. Великий Бейлиф Дипломатической миссии, Рыцарь, Доктор Ц. Фуссоне, который должен был находиться на этой должности до “Синода Мира”, проходившего на Мальте с 30/05 по 02/06/2009 г., с целью определить дальнейшее развитие (на тот момент неясное) The Federation of the Autonomous Priories of the Order of Saint John of Jerusalem, Knights of Malta, Приоратов Европы и России и повысить до самой высокой Степень Суверенного Ордена правообладателя.

На Мальтийском Синоде Мира Замок Баронов (30/05-02/06/2009) и его действующие руководители были удостоены различных Орденов.

Экзархат Европы и России Автономной Федерации Независимых Приоратов Суверенного Ордена Святого Иоанна Иерусалимского *Мальтийские Рыцари* (Приораты США, Нью-Йорк) утвердил к руководству Орденом Е.П. Генерального Наместника Рыцаря Доктора Цезаря С. Фуссоне с производством в Степень Великого Магистра (Синодальной Буллой Губернатора), а Дона Р. Валенте Мальтийского – в Достоинство Патриарха.

Е.П. Великий Магистр Цезарь С. Фуссоне в день 23 октября 2009 года утвердил в штате Нью-Йорк, что санкционировано Мальтийским “Синодом Мира” с Утверждением и Юридическим Признанием (завизировано Департаментом Штата Нью-Йорк, город Олбани, подписано Даниэлем Э. Шапиро, Первым Секретарем Штата):

Экзархат Европы и России, FEDAP-SOSJJ *Мальтийские Рыцари* (Приорат США, штат Нью-Йорк) Инкорпорейтед”, с которым сливаются и воссоединяются The Federation of the Autonomous Priories of the Order of Saint John of Jerusalem, Knights of Malta, Автономная Федерация Независимых Приоратов Экзархата Европы и России, независимые Приораты, Сановники, Рыцари и Дамы.

Упомянутые выше и последующие документы уточняются здесь (см. инструкцию к интернет - сайту)

Канцелярия и штаб-квартира Магистра на Мальте находятся по адресу:

31-33, Emm Attard Str.

(SVR1311) – Sta. VeneraMalta

Tel: 00356 / 35505660 – 99207043

 

 

 

 

ПОЛОЖЕНИЕ РЫЦАРСКИХ ОРДЕНОВ В НАСТОЯЩЕЕ ВРЕМЯ

 

Из различных государств (штатов) к нам поступают вопросы по поводу положения Рыцарей Православной, Англиканской, Протестантской или даже Мусульманской и Еврейской Веры.  В частности, были преданы гласности журналистские статьи, интервью и документальные фильмы, в которых показано, что только Рыцари Католической Веры могут быть введены в правильную стезю Духовного подъема, т.е. к этическим и моральным ценностям Рыцарства. Все это, по нашему мнению, кажется лишенным как юридического определения, так и документальной исторической обоснованности.

На самом деле, мы считаем необходимым указать следующее: 

1). Христианство дает начало “Великому Расколу” Церкви в 1054 году (год взаимных отлучений от церкви между Папой Львом IX и Патриархом Михаилом I Кируларием), но, в конце концов, многие историки указывают другие последующие даты, такие как 1204 (разграбление Константинополя Крестоносцами), 1453 (оттоманское завоевание Константинополя) и потом 1472 (отказ Восточной Церкви от Синода, созванного Дионисием I Константинопольским). 

Несмотря на разрыв "Общности" между двумя Церквями, 5 января 1964 Патриарх Афинагор I и папа Павел VI встретились в Иерусалиме с братскими "мирными объятиями", а их декларация примирения была первым официальным совместным действием двух церквей после раскола 1054 года. 

Общая Православно-Католическая Декларация 1965 года была прочитана одновременно 7 декабря 1965 года на публичной встрече в рамках Церковного собора Ватикан II в Риме и по случаю специальной церемонии в Константинополе.

Она уточнила, что “взаимные отлучения от церкви в 1054 году были между задействованными в них персонами, а не между Церквями и что такие упреки не были нацелены на то, чтобы сломать церковную общность между престолами Рима и Константинополя”

2) 31 октября 1517 года – это официальная дата “Протестантского Раскола”. В этот день, рассказывают, Мартин Лютер вывесил на двери церкви в Виттенберге 95 тезисов, как это было принято в то время.

3) “Англиканский Раскол” (1533-1536), вызванный “прихотями” Генриха VIII, приходится на периоде скрытой борьбы как между европейскими царствующими особами, так и Духовенством.

4) Первый крестовый поход был объявлен 27 ноября 1095 Папой Урбаном II, за день до конца работы Клермонтского Церковного собора (18-28 ноября 1095). С этой даты еще в течение более 200 лет христианство организовало еще 9 крестовых походов, последний из которых назывался “Александрийским Крестовым походом” (9 октября 1365), во главе которого стоял Петр I Лузинганский, Король Кипрский и Иерусалимский. Армия, отправившаяся из Венеции к Родосу (сентябрь 1365), была самой представительной после армии третьего крестового похода, благодаря, в том числе, множеству членов Ордена Рыцарей Госпитальеров, который присоединился к Петру I.

 5) Религиозные рыцарские ордены были созданы для защиты святой Земли.

Самыми важными из них были: Орден Храма (или Тамплиеров); Странноприимный Орден (или Госпитальеров, называемых потом Родосскими и Мальтийскими Рыцарями); Тевтонский Орден (или Тевтонские Рыцари); Рыцарский Орден Святого Гроба Господня.

Сказанное выше означает, что Рыцарская эпопея Крестовых походов предшествует различным разделениям (Расколам) между церквями (Католической, Православной, Протестантской и Англиканской). Поэтому кажется ошибочным, что “только одна часть Рыцарей” (Католической Веры) являлась бы законным "владельцем" Духовности и Рыцарских идеалов.

Нужно также указать, что на сегодняшний день многие Рыцарские Ордены находятся на содержании у Правящих Королевских Домов (например, в Англии, Испании, Бельгии, и т.д.) и бывших Царствующих Домов (Россия, Югославия, Италия, и т.д.). Следовательно, конечно, ошибочно делать вывод об их исключительной религиозной принадлежности только к одной конфессии!

Может быть, в журналистских статьях и интервью следовало бы объяснить, что сегодня из Орденов Рыцарей-крестоносцев Католическая церковь признает только Рыцарский Орден Святого Гроба Господня и S.M.O.M.

В то время как первый имеет право преимущества, будучи полузависимым с правом Гражданства Государства Ватикан, второй, с дарованием бенефиций Ватикана, при регентстве Джованни Баптиста Чески в Санта Кроче, был "признан" Папой Львом XIII буллой от 28 марта 1879 года “Inclytum antiquitate originis”, которая позволила Рыцарям (в любом случае, однако, Монашеского Ордена) выбирать себе Великого Магистра, должность которого вакантна уже с далекого 1805 года.

Явно другой природы признание Тевтонского Ордена 27 сентября 1929.

Кроме того, с исторической точки зрения, с одной стороны, можно говорить о так называемых "Католических" Орденах, которые оставили заметный след в многочисленных актах, хранящихся в архивах Святого Престола, чего нельзя сказать, например, о "Русском" периоде Рыцарей Госпитальеров.

И в самом деле, после взятия Мальты Наполеоном Бонапартом в 1798 году, распространилась новость, что более 400 Рыцарей отправились в Санкт-Петербург, чтобы искать защиту при дворе Российского царя Павла I.

Последний, став Великим Магистром Ордена с разрешения других Приоратов Европы, учредил официальную штаб-квартиру Суверенного Ордена Святого Иоанна Иерусалимского, Мальтийских Рыцарей, в "Мальтийском Дворце" Санкт-Петербурга, реставрируя экуменический характер христианства и восстанавливая для богослужений их часовни (Католическую и Православную) в том же дворце.

После смерти царя Павла I его сын Александр I, единственный наследник прав, которыми обладал отец, не принимая, однако, на себя сан Великого Магистра Ордена, оставил за собой должность и титул Великого Протектора Ордена и подтвердил ее для Императорской Семьи [(16 марта 1801): "… желая проявить нашу особую благосклонность и привязанность по отношению к Суверенному Ордену Святого Иоанна Иерусалимского, я сделаю все, что в моей власти, дабы этот Орден имел поддержку своих прав, почестей, привилегий и собственности …].

Впоследствии штаб-квартира “Православной Веры” Ордена навсегда осталась в Санкт-Петербурге при царях, участвующих в судьбах Ордена.

Александр II и Александр III подтвердили право на использование знаков отличия Ордена рыцарям и их наследникам.

На похоронах Александра II в марте 1881 года очень чествовалась корона Великого Магистра Суверенного Ордена Святого Иоанна Иерусалимского.

Даже царь Николай II, возобновляя древнюю традицию семьи, произвел многих своих родственников в достоинство Бейлифа Большого Креста, а также санкционировал наградить "Пажеский Корпус" восьмиугольным крестом Ордена.

Но, если вспоминать о различных успехах, нужно подчеркнуть, что из "Русских" Рыцарей мы по-настоящему никого не можем выделить по причине утраты документов в результате многочисленных пожаров, устраиваемых в дворянских дворцах во время революции октября 1917 (революционное восстание под руководством большевиков против Временного правительства Российской Республики, возглавляемого меньшевиком Керенским).

И потом считается, что Мусульмане тоже сражались в защиту Священных для их Религии мест и что, следовательно, они были полноправными "Рыцарями" во имя Аллаха. Так что определение рыцарства, как всего лишь религиозной профессии, какой бы она ни была, уменьшает любую ценность наследия, оставленного человечеству рыцарской эпопей в целом, и того, что она предоставляет Человеку!

 


[1] Автономная Федерация (Независимых) Приоратов. – Здесь и далее прим. пер.

[2] Суверенный Мальтийский Орден Святого Иоанна Иерусалимского.

[3] Суверенный Военный Мальтийский Орден.

4 Бальи (фр. bailli) — в дореволюционной Франции представитель короля или сеньора, управлявший   

  областью, называемой бальяжем, в которой представлял административную, судебную и военную власть

5 Его Королевское Высочество.

6 Его Превосходительство.

 

 

Anche se per taluni la Nobiltà oggi un qualcosa di anacronistico ed antidemocratico, poiché “tutti dovremmo essere uguali”, l’esperienza insegna che al di là del dovuto rispetto del prossimo, a partire dai Fondamentali Diritti dell’Uomo, gli esseri umani si distinguono fra di Loro per ciò che dicono e che fanno, per i pensieri e le opere.

Siamo tutti uguali, d’accordo, ma chi può negare che un Albert EINSTEIN, una Madre Teresa di Calcutta, un Padre Pastore Albert SCHWEITZER o un Napoleone BONAPARTE si siano distinti su tutti gli altri per delle peculiari qualità?

 Nei tempi antichi, i migliori venivano premiati dal Sovrano, per queste qualità eccezionali, tramite concessione di titolo nobiliare, tant’è che il milanese Conte Pietro VERRI, in una Sua lettera del 1780, chiama i Nobili “frazioni del Sovrano”.

Questa è l’origine, quindi di antidemocratico non c’è proprio nulla.

Nessuno nega che possano esistere persone borghesi o di origini umilissime che possano avere una grandissima Nobiltà dell’Animo, ma il Vero Nobile è colui il quale possiede entrambe le Nobiltà, quella del Blasone assieme a quella del Cuore, Nobiltà congiunte ed intimamente unite, giammai disgiunte, giacché se la Nobiltà non è “Virtù” universalmente conosciuta, essa non è onore ma soltanto sterile appartenenza ad un albero genealogico.

La vera Nobiltà, inoltre spinge i discendenti a eguagliare e superare i propri Avi nelle Virtù ed a continuare in tal modo la tradizione di Bontà genetica della Gens, bontà che si evince e palesa spiritualmente come mondanamente.


Questo essere fieri dei propri buoni genitori e nonni, può mai essere definito mera vanagloria? No di certo. Ed ecco qui l’importanza di ricercare, di scavare, di risalire oltre le memorie familiari del papà e della mamma, del nonno e della nonna, dei genitori e progenitori insomma, onde scoprire quali e quanti avi in Famiglia lasciarono un segno più o meno indelebile nella Società e nella Storia.

Ma talvolta, proprio per chi vuole aggiungere VERA Gloria ad altrettanto Vera Gloria, o per chi pur proveniendo da una “Familia” per bene, onesta ma Notabile e non Nobile, si fa strada il desiderio prepotente di potere dotare la propria persona e la propria discendenza di un titolo Nobiliare di grado più o meno elevato.

Giova senza meno ricordare che un titolo nobiliare attuale, cioè “fresco”, se meritato e ben usato, è pari a quello assunto nei secoli trascorsi da una Famiglia di Nobiltà cosìdetta  “Antica e Generosa”.

COME E PERCHE’ AVVIENE LA CONCESSIONE DI TITOLI NOBILIARI

La concessione di uno o più titoli nobiliare costituisce il palese riconoscimento morale e reale (non inteso qui come sinonimo di “regale” ma dal latino “res-rei”, cosa, quindi “concreto”, toccabile con mano) di particolari meriti verso la Casata concedente e/o verso la Società,  Patria Italiana, Europea, Santa Chiesa e si concretizza per mezzo della nobilitazione della persona.

Il titolo o i titoli, che vengono conferiti a persone d’indiscussa ed indiscutibile moralità, possono essere liberamente usati e non debbono essere iscritti in nessun Registro Statale (poiché come si ricorda, la Consulta Araldica del Regno non esiste più), anche se taluni, onde dare pubblicità alla cosa e fare valere i loro diritti “erga omnes” fanno talvolta iscrivere le Lettere Patenti[1][1] di Nobiltà tramite Notaio al Pubblico Registro, Atti Pubblici.

I titoli che possono vengono solitamente ottriati sono i seguenti:

  • Principe
  • Duca
  • Marchese
  • Conte
  • Conte Palatino
  • Visconte
  • Barone
  • Nobile
  • Cavaliere ereditario

I suddetti titoli nobiliari possono essere concessi “ad personam” ovvero con trasmissibilità alla discendenza.

Tale atto di Nobilitazione può essere “ad personam” o, come di norma bramato, o Nobilitante tanto la persona insignita quanto la discendenza di questa in perpetuo, per tramite di trasmissione in via ereditaria.

In base alla legittimità della “Fons Honorum” della Casata Reale e/o Imperiale concedente, il Nobile assume corona, stemma e distinzione araldicamente accettati anche se la nobilitazione gli proviene da Ente, cui non fanno riscontro organi competenti di altri Stati, atti a sanzionare la legalità.

COME PUO’ ESSERE CONCESSO IL TITOLO NOBILIARE?

Il titolo nobiliare può venire concesso in tre modi:

1. appoggiato direttamente al cognome della persona insignita;

2. sul predicato, richiamantesi a luoghi situati nel territorio sopra il quale dominò la Dinastia in questione, sia essa stata Reale e/o Imperiale, la quale ancora giuridicamente viene considerata Sovrana di quei Domini;

3. appoggiato sopra denominazioni relative a proprietà terriere della persona insignita.

LEGALITA’ DEI TITOLI NOBILIARI: LA COSTITUZIONE ITALIANA

Benché in Italia e in altri Paesi a carattere repubblicano non esista la fonte di tale onore, la Magistratura del Nostro beneamato Paese in molti casi si pronunzia su richiesta dell’interessato, concedendo - con ordinanza allo Stato Civile - l’aggiunta del cognome del solo predicato relativo al titolo nobiliare, tenendo ben presente che l’Articolo XIV delle Disposizioni transitorie e finali della Costituzione Italiana così dispone:

I titoli nobiliari non sono riconosciuti.
I predicati di quelli esistenti prima del 28 ottobre 1922 valgono come parte del nome.
La Legge regola la soppressione della Consulta Araldica
”.

La Repubblica Italiana NON (lo ribadiamo fermamente e pervicacemente, NON) ha quindi abolito i titoli nobiliari, NON li ha soppressi, né ha proibito il loro uso da parte degli interessati; si è limitata, ovviamente, essendo una Repubblica (Res Publica) a non riconoscerli.
Rammentiamo, inoltre, quanto dichiarò Cesare BALBO: “La Nobiltà è indistruttibile, perché non è altro che notabilità e non si può impedire che essa sorga, duri e si tramandi. Gli appartenenti a questa Nobiltà, che può chiamarsi intrinseca, cioè che ha princìpi reali in noi e da noi dipende, è sempre, in tutti i tempi e sotto qualsiasi Governo, viva ed operante, al contrario di quella che dicesi estrinseca, cioè, cioè che proviene dal favore del Principe o d’altra fortuna”.

QUALI SONO LE MOTIVAZIONI CHE PROMUOVONO LA CONCESSIONE DEL TITOLO NOBILIARE?

La concessione del titolo nobiliare, non essendo prerogativa dello Stato, avviene per virtù dei meriti riconosciuti alla persona dal Potere, dalle Prerogative e dalle Facoltà Discrezionali del Capo della Reale e/o Imperiale Casa (sempre che non abbia subito la “debellatio[2][2]”), per preclari atti di Valore e/o di Carità e per il riconoscimento di Benemerenze conseguite, privatamente o pubblicamente, ma che abbiano toccato la sensibilità del Principe, ciò a prescindere da rapporti costituiti con la cosa pubblica (“Res Publica”) e con la Patria di appartenenza del candidato.

I predetti titoli, che vengono conferiti a persone d’indiscussa moralità, possono essere liberamente usati e non devono essere inscritti in alcun Registro di Stato, poiché quelli annotati ai sensi e per gli effetti dell’ordinamento nobiliare italiano, riguardano esclusivamente i titoli nobiliari concessi dal Capo della Casa Savoia.

I titoli che possono essere concessi sono: Principe, Duca, Marchese, Conte, Visconte, Barone, Nobile, Cavaliere ereditario; essi possono essere concessi con trasmissibilità alla prole o, compatibilmente ai desideri del titolato, ai nipoti.

Nobiltà, significa propriamente notorietà di ascendenza, e quindi Fama


NOTE

[1][1] Lettere Patenti. Dicevasi Nobiltà per “Lettere Patenti” quella creata dal Principe come Premio di Nobili Azioni e qualche volta per forti somme pagate all’Erario dello Stato, o per favorire qualche persona cara. Sìccome, giusta quanto diceva il SORGE, Iurispr. Forens. Tom. IV, pag. 287, “Omnis Nobilitas fluit a Rege, tamquam a fonte et ipse suo privilegio potest facere nobilem quemlibet”, il Re era insindacabile nell’esercizio di questa Sua prerogativa.

[2][2] Anche se, a onor del Vero, la Debellatio non intacca né comunque può inficiare la sorgente di onori che è inscindibilmente legata alla persona di Real Sangue, sia o non sia questa sul Trono di uno Stato. L’ultimo Re di Spagna, dopo la Sua partenza da Madrid (Egli era stato legalmente deposto dal Trono) e durante la Repubblica instaurata in Ispagna, concesse ad uno spagnolo del Suo seguito, il fedelissimo Marchese De Torres, il Titolo di Duca di Larnaca (Cipro). Personalità eminenti ed anche Sua Maestà Vittorio Emanuele III indagarono sulla legittimità di tale nomina. Tutti furono concordi nel ritenere legittima la nomina siccome proveniente dalla Sovranità legittima nominale sull’Isola di Cipro che i Borboni di Spagna al pari dei Savoia e dei Borboni Due Sicilie che detengono insieme al Titolo di Re di Gerusalemme. Il Regno di Gerusalemme era costituito da quattro grandi Feudi, il più importante dei quali era dato dal Principato di Galilea. (fonte principale: “Giudicato sulle origini – storia – natura del Costantiniano Ordine di S. Giorgio d’Antiochia e della Corona Normanna d’Altavilla – Sulla qualità Principesca e Titoli di Pretensione della Real Casa Normanna d’Altavilla – Sicilia / ad uso riservato dei Dignitari dell’Ordine e degli Uffici Dipendenti  - Pretura di Roma – Sezione VII – N. 23.828/48 R. G. 5.143 bis”).

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